Data di pubblicazione 10/07/2021
Tre volte su quattro la nazionale che ha marcato per prima in una finale dell’Europeo, poi, ha portato a casa il trofeo in palio. Fra le eccezioni, però, c’è proprio la compagine Azzurra che…
MAI COSÌ AVANTI NEL CALENDARIO E PER 9 VOLTE SU 15…
La partita del Wembley Stadium ha già scritto un piccolo record: mai una finale europea era stata giocata così avanti nel corso dell’estate. La sfida fra italiani e inglesi di domenica 11 luglio, infatti, supera di qualche ora i precedenti primati stabiliti a Euro 1960, URSS-Jugoslavia il 10 luglio, e a Euro 2016, Portogallo-Francia, ancora il 10 luglio.
Dando uno sguardo all’andamento dei match che hanno calato il sipario sugli europei di calcio scopriamo che per 9 volte non sono andati oltre i canonici 90’ (1964; 1972; 1980; 1984; 1988; 1992; 2004; 2008; 2012); in 4 occasioni si sono resi necessari i supplementari per indicare la nazionale vincitrice (1960; 1996 golden gol; 2000 golden gol; 2016); mentre soltanto in 1 circostanza sono stati calciati i rigori (1976, con l’esordio del Panenka o cucchiaio).
Singolare il caso di Euro 1968: primo incontro bloccato sull’1-1 anche dopo i supplementari, costringendo così le due selezioni alla ripetizione del match quarantotto ore più tardi.
MEGLIO SEGNARE PER PRIMI O INSEGUIRE?
Nel corso delle 16 finale disputate (abbiamo quindi conteggiato entrambi i confronti fra Jugoslavia e Italia del terzo campionato europeo) per 12 volte chi ha trovato la via del gol per primo ha poi alzato al cielo il trofeo in palio.
Le uniche anomalie sono rappresentate da Euro 1960, la Jugoslavia sblocca il risultato dallo 0-0 ma alla fine esulta l’URSS; Euro 1968, ancora Jugoslavia a segno per prima ma Italia che pareggia e poi si imporrà nel successivo replay; Euro 1996, Repubblica Ceca in vantaggio ma poi superata dalla Germania; per ultimo, Euro 2000, Italia che scatta in avanti e Francia che insegue e poi la sorpassa nel punteggio.
Da sottolineare come gli ultimi due casi riportati siano stati influenzati dalla regola del golden gol nei supplementari.
TUTTI I GOL DI TUTTE LE FINALI
Conteggiando le due finali di Euro 1968, ecco qualche numero sui gol.
Ammontano a 16 le reti fatte nei primi quarantacinque minuti di gioco.
Nelle riprese i centri salgono a quota 19.
In totale, compresi i due extra time dopo il 90’, sono 39 le marcature realizzate (35 + 4).
Questa la ripartizione dei centri per blocchi da 15 minuti:
1-15: 6
16-30: 4
31-45+: 6
46-60: 8
61-75: 2
76-90+: 9
Primo supplementare: 2
Secondo supplementare: 2
Se limitiamo il nostro raggio d’analisi ai 90’, escludendo pertanto supplementari e penalty, ci accorgiamo che per 7 volte sono andate a segno entrambe le squadre in campo, per 8 volte ha marcato soltanto una nazionale, in 1 occasione non ci sono stati gol (nel 2016, quando Portogallo-Francia si chiuse sullo 0-0).
Il marcatore più rapido in una finale?
Jesus Maria Pereda con la Spagna nel 1964, sbloccò il risultato dopo appena 6’ dal fischio d’inizio. Di seguito l’orologio delle finali europee con tutti i marcatori in ordine crescente di minuto del gol:
6’, Pereda (Spagna 1964)*
8’, Khusainov (Urss 1964)
8’, Svehlik (Cecoslovacchia 1976)
10’, Hrubesch (Germania Ovest 1980)
12’, Riva (Italia 1968)
14’, Silva (Spagna 2012)
18’, Jensen (Danimarca 1992)
25’, Dobias (Cecoslovacchia 1976)
27’, Müller G. (Germania Ovest 1972)
28’, Müller D. (Germania Ovest 1976)
31’, Anastasi (Italia 1968)
32’, Gullit (Olanda 1988)
33’, Torres (Spagna 2008)
39’, Dzajic (Jugoslavia 1968)
41’, Alba (Spagna 2012)
43’, Galic (Jugoslavia 1960)
49’, Metreveli (Urss 1960)
52’, Wimmer (Germania Ovest 1972)
54’, Van Basten (Olanda 1988)
55’, Delvecchio (Italia 2000)
57’, Platini (Francia 1984)
57’, Charisteas (Grecia 2004)
58’, Müller G. (Germania Ovest 1972)
59’, Berger (Repubblica Ceca 1996)
73’, Bierhoff (Germania 1996)
75’, Vandereycken (Belgio 1980)
78’, Vilfort (Danimarca 1992)
80’, Domenghini (Italia 1968)
84’, Torres (Spagna 2012)
84’, Marcelino (Spagna 1964)
88’, Mata (Spagna 2012)
88’, Hrubesch (Germania Ovest 1980)
89’, Hölzenbein (Germania Ovest 1976)
90’, Bellone (Francia 1984)
90’, Wiltord (Francia 2000)
95’, Bierhoff (Germania 1996)
103’, Trezeguet (Francia 2000)
109’, Éder (Portogallo 2016)
113’, Ponedelnik (Urss 1960)
* Fra parentesi la nazionale d’appartenenza e l’anno della finale europea.