Juventus da 100 giorni senza rigori. Napoli da... 311


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Data di pubblicazione 13/03/2012

Cento giorni senza rigori a favore. Trecentoundici senza rigori contro.

Sono i due numeri che balzano agli occhi passando un po' di tempo sulle statistiche dei rigori in Serie A.
Il primo dato riguarda la Juventus di Antonio Conte. I bianconeri hanno usufruito di un unico penalty in questo campionato: 4 dicembre 2011, 14esima giornata, Juventus-Cesena 2-0, fischiato dall'arbitro Doveri e trasformato da Vidal.
Il secondo, invece, si riferisce al Napoli di Walter Mazzarri. Gli azzurri sono l'unica compagine di A che può vantare uno zero alla voce “rigori subiti”. L'ultimo giocatore a sfidare De Sanctis dal dischetto fu Corvia al 49esimo minuto di Lecce-Napoli, 2-1, il 7 maggio scorso. La massima punizione fu sanzionata da Valeri, era la terza del 2011 ai danni dei partenopei, sarebbe stata l'ultima.

 

L'altalena dei rigori
Ad oggi le giacchette nere hanno fischiato 92 penalty in 270 incontri (circa 1 ogni 3 gare) di cui 75 trasformati in gol (l'81,5%).

Il primo errore dagli undici metri è arrivato alla quinta giornata. Sergio Pellissier si fece ipnotizzare da Sébastien Frey. Lo scorso weekend la percentuale di insuccessi ha toccato quota 50% con 2 rigori su 4 senza esito (Milito in Chievo-Inter; Terzi in Cesena-Siena).
Ad oggi non esiste turno di campionato senza rigori. Si va da un minimo di 1 (all'ottava, alla 20esima ed alla 24esima), ad un massimo di 7 (alla sesta ed alla 17esima).
Il cento per cento di realizzazioni si è verificato in 14 giornate su 27.

 

 

 

Una sfida scudetto che passa anche dai rigori
Se la Juventus è la squadra cui è stato concesso il minor numero di rigori in 27 giornate di campionato, il Catania è quella che ne ha calciati più di chiunque altro, ben 9 (8 quelli trasformati).
Come detto il Napoli è ancora a quota zero, ma la capolista Milan ne ha subito 1 soltanto, a Lecce 142 giorni fa. Mentre, il Genoa è la società che si è vista fischiare contro più rigori, ben 8 di cui 7 tramutati in gol.
Ma c'è rigore e rigore.
Perché se quello di Vidal contro il Cesena è arrivato sull'1-0 per la Juventus (quindi non ha portato punti, oppure sbloccato dallo 0-0 un match) altro discorso dobbiamo fare per il Milan. In casa il rigore nella sfida contro il Catania è arrivato con le due compagini sullo 0-0 (al novantesimo fu comunque goleada rossonera per 4-0). Stessa sorte fuori casa per i penalty contro Genoa ed Atalanta; mentre in Bologna-Milan la punizione dagli undici metri ha sancito il momentaneo 2-1, prima del 2-2 conclusivo.

 

Come finì l'anno scorso
Al termine della stagione 2010/2011 si registrarono 109 rigori in Serie A.
La Roma, 13, fu la squadra con la maggior quantità a favore.
Milan, Genoa e Samp, 2, ne subirono meno di tutti gli altri.
Curioso come i campioni d'Italia non abbiano subito gol sui 2 rigori a sfavore: Di Vaio si fece parare il tiro da Abbiati in Bologna-Milan (il risultato era già 3-0 per i rossoneri); Di Natale calciò sul palo in Udinese-Milan (ultima di campionato e terminata 0-0).



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